VECCHI COMPUTER? SISTEMI INFORMATICI SOSTITUITI? VECCHI TELEVISORI, SISTEMI HI-FI, VECCHIA TELEFONIA FILO O CELLULARI, O ANCORA, NUOVI IMPIANTI MA GUASTI, SPACCATI PER INCURIA O DURANTE IL TRASPORTO O L’IMMAGAZZINAMENTO? SIATE FELICI, LA NOSTRA ORGANIZZAZIONE È PRONTA PER VOI.


La Direttiva RAEE è stata recepita in Italia. Gli obblighi per i produttori inizieranno a partire dal 01 Gennaio 2008.

Il nuovo opificio industriale della SDG sito in contrada Olivola rappresenta uno dei più moderni siti della cosidetta "filiera dei rifiuti ". La nostra area produttiva, che si estende per oltre 1800 mq. è stata concepita, progettata e realizzata per il riciclaggio dei componenti elettronici, dai provvedimenti autorizzativi sanitari, alla concessione edilizia, allo sviluppo dei lay-out interni, alle autorizzazioni per lo stoccaggio e la lavorazione di 3.000 tonnellate annue di rifiuti elettrici/elettronici. Tutto è realizzato per far fronte all'enorme domanda che si svilupperà dal decreto sui Raee che obbliga i produttori e i distributori di farsi carico del fine vita dei prodotti elettronici. Qualora esistessero possibilità di utilizzare le nostre strutture in affiancamento ai Vostri normali canali abituali, considerateci pienamente disponibili ad utilizzare eventuali sinergie per il settore in cui operiamo. Il nostro personale non ha difficoltà nell'operare in qualsiasi zona d'Italia, è motivato e preparato e può, all'occorrenza, essere subito operativo nelle sedi indicate.

Sveglia


E’ finalmente arrivato il momento che aspettavamo. Nell'Agosto 2005 è entrata in vigore la direttiva 2002/96/CE sui rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche, quelli che nei prossimi anni, con il nome di RAEE, turberanno il sonno a molti addetti ai lavori del settore elettronico. Non è certamente una direttiva repressiva, ma solo un sano esempio di civiltà che, partendo su base europea, migliorerà il livello di vita di ognuno. Cosa dice, nella sostanza, la direttiva? Solo che ogni produttore o importatore o grossista deve farsi carico dei costi per il ritiro e la messa in sicurezza di quanto vende dopo il ciclo di vita del prodotto. Per essere chiari, se ogni grande catena di distribuzione immette sul mercato ogni anno 2 milioni di televisori, la previsione è che dei 20 milioni di pezzi venduti nei 10 anni, almeno la metà vada smaltita nello stesso periodo di tempo, considerando che la vita media di un simile prodotto è di circa5 anni. Tutto questo materiale rappresenta una enorme montagna di rifiuti che, a tutt’oggi, viene semplicemente aggiunta all’enorme quantità di rifiuti solidi urbani presenti sul territorio. Bene, dall'agosto 2005 non è più così, chi produce o vende un bene deve anche farsi carico del suo smaltimento quando lo stesso diventa inutilizzabile, così, da un sicuro interesse per l’ambiente, il livello di vita di ognuno migliorerà senza nessun compromesso. Noi abbiamo realizzato tutto questo. La nostra azienda ritira, per esempio, i vecchi televisori e rende riciclabile tutto il materiale di cui sono costituiti: il vetro dei tubi catodici ritorna ad essere semplicemente vetro, per l’edilizia, per il quotidiano; la plastica ritorna plastica, il ferro ed il rame ritornano metalli per gli usi di sempre ed i componenti elettronici ritornano solo componenti riutilizzabili per nuove lavorazioni oppure triturati, un ottimo elemento di base per costruire mattoni indistruttibili per l’edilizia. Vi sembra poco? Sicuramente è tanto, se pensate che i vostri scarti possono essere la nostra materia prima, contattateci oppure, se gradite, venite a trovarci, vi accorgerete che in un mondo che sembra andare a rotoli qualcosa di positivo viene realizzato, senza presunzione e con tanta modestia, siamo sicuramente un primo tassello verso un futuro migliore.